A dispetto della tendenza che vuole ogni film evento acclamato come capolavoro o demolito come sopravvalutazione indebita, eccomi qua con dei pareri medi su Dune - Parte 2.
Spoiler segnalati nei punti specifici.
Sul lato della comunicazione visiva, Villeneuve è probabilmente fra i registi più capaci in attività (lo si sapeva già dai tempi di Arrival). Nonostante tutto il comparto visivo sia quello di un fantasy non ho mai avuto la sensazione di artificiosità, "sembra tutto vero", le differenze culturali delle casate si riflettono non solo nel vestiario e nelle architetture ma anche nell'uso dei colori, tra l'altro con filtri e desaturazioni che non si vedono nemmeno (tranne quando voluto, ovviamente, come in una certa scena su Giedi Prime). Le scene con protagonisti gli Shai Hulud sono tutte bellissime L'abilità di Villeneuve in questo campo è già abbastanza per consigliare fortemente di vedere il film nel cinema più figo che possiate raggiungere.
Il casting è uno dei migliori che io ricordi, qualsiasi attore si vada a pescare sembra nato per interpretare quel ruolo, anche quando si parla di nomi come Stellan Skarsgard, Josh Brolin, Lea Seydoux, Rebecca Ferguson e Austin Butler che, diciamo, hanno avuto ruoli molto diversi da quelli di Dune - Parte 2. Su Christopher Walken non apro nemmeno il tema perché lui È nato per quel ruolo, se ti serve uno minaccioso e autorevole chiama Chris. Dategli l’immortalità, per cortesia.
Tralascio tematiche e idee di storia che sono merito di Herbert, però questioni come i pericoli della fede, l'attitudine al colonialismo, la divisione feudale della società che sembra irrisolvibile per la specie umana e l'uso di sostanze per ampliare i sensi (sì all’uso ricreativo della spezia) sono ben presenti e ben presentate. Va detto che, se le idee sono di Herbert (che a sua volta le ha tratte dalla società e dai tempi in cui viveva, interpretandoli devo dire molto, molto bene), il peso che hanno nella messa in scena è coerente con quello che dovrebbero avere nella narrativa.
Vedo che in generale la critica che va per la maggiore è quella che è stata fatta anche "nella mia bolla", cioé che la parte finale del film corre da matti e per un film da quasi tre ore (che comunque scorrono benissimo) a me questa cosa lascia un po' perplesso. Per essere chiari, se nella prima parte stavo dicendo "bravi, si prendono tutto il tempo che serve", nella seconda mancano dei pezzi pur di arrivare a una certa tappa della storia. Mi ha lasciato davvero stranito, perché di tempo ce n'era quanto se ne voleva: se si voleva mostrare con molto minutaggio la crescita di Paul su Arrakis si poteva dedicare l'intero film alla cosa, diversamente, se si voleva arrivare al punto in cui si è arrivati, si doveva accettare di mostrarne meno e dare più spazio a quello che, di fatto, è il climax del film che si vede privato di una giusta fase introduttiva. Si deve sempre scendere a compromessi con i limiti del medium, certo, ma secondo me questa via non era la migliore da percorrere.
*SPOILER: per evitarli, superare la prossima immagine*
Introdurre un Feyd Rautha così ben reso a schermo per poi farlo pisciare via entro fine film e in un combattimento che, posso dire, ne ho visti di meglio, mi pare uno spreco. E, a proposito di Feyd Rautha, ho seri dubbi che Herbert, nei libri, non spieghi come lui individui il luogo da bombardare per far fuggire i Fremen a sud: nel film lo sa "perché sì, perché bisogna andare avanti con la trama". Questo, a film meno famosi e pompati, sarebbe fatto pesare a morte, quindi non ammetterò che a Dune - Parte 2 sia dato alcun bonus. Si fa spesso un gran parlare di “buchi di trama” dove non ce ne sono, eccone uno.
Altro aspetto che trovo piuttosto criticabile e che, a mia conoscenza, appare soltanto nei manga shonen, ovvero nel fondo più basso della narrativa mondiale con la sola possibile eccezione delle brutte fan fiction, è quando per mostrare l'intelligenza di un personaggio si facciano diventare stupidi quelli che non dovrebbero esserlo. Shaddam IV, nell'approcciarsi alla questione Muad'Dib, è un emerito coglione e se l'imperatore non sa pensare da solo le cose che gli dice senza esitazione sua figlia - appena appena meno esperta nel governo e nel complotto, a rigor di logica - allora non c'è da stupirsi che l'Imperium non versi in ottimo stato.
Ci sono poi altri scivoloni bruttini, come il fatto che lady Jessica sia ancora incinta dopo non è chiaro quanto tempo o che i temuti Sardaukar risultino, a conti fatti, dei segnaposto dei quali si può semplicemente dire “bon, uccideteli”.
*FINE DEGLI SPOILER*
Fioccano già i paragoni con Il Signore degli Anelli di Peter Jackson e si parla di un'altra grande trasposizione riuscita. Parlando con conoscitori dei libri, che mi hanno elencato differenze formali e sostanziali, tende a non sembrarmi così. Magari il grosso degli eventi c'è, ma ci sono anche scelte di adattamento meno facilmente spiegabili. Oltre a questo, credo che dovremmo metterci il cuore in pace sulla questione dell'impatto culturale: nessun film avrà mai più, a meno di opere di portata imprevedibile, l'impatto culturale che hanno avuto Il Signore degli Anelli, Star Wars o anche banalmente Harry Potter. Il cinema non è più quella cosa lì. Ci sono troppe produzioni, le sale si sono troppo svuotate e hanno perso troppo di importanza per riuscire a scavare un solco culturale. Oggi il medium emergente sono i videogiochi e, nel bene e nel male, ci sono molte più opere culturalmente d'impatto su PC e console che nelle grandi sale IMAX.
Bel film, da vedere assolutamente in sale di qualità, visivamente quasi incontrastato, cast della madonna, recitazione ottima, con qualche inciampo di sceneggiatura secondo me un po' troppo goffo per essere lasciato passare sotto traccia a questo livello di produzione: un bel film con un grosso problema non diventa un brutto film, ma quel grosso problema continua a esserci e mi sembra insensato dire che non ci sia.
A margine: già dal primo Dune sento perculare Hans Zimmer per la colonna sonora come se fosse uno che piazza tromboni e vibrazioni per sport. Hans Zimmer ha composto colonne sonore per Il gladiatore, Il re leone, Il principe d'Egitto, La strada per El Dorado, I pirati dei Caraibi e Kung Fu Panda, solo fra quelli che mi vengono in mente a freddo. Non so quanti possano vantare una maggior varietà a una simile qualità. Forse è meglio che di fronte a certi professionisti noi si torni, pacatamente, a suonare i citofoni.
al di la dell'insulto gratuito agli shonen che sono un target e non un genere, ma puoi mai criticare i tagli di un'opera che non hai mai letto 😂😂?
Per me la cosa migliore del film è stata il sonoro (oltre al suo ritmo compassato per gran parte del film, escluso il finale)